Il termine “Vaticano” sembra avere un’origine molto incerta perché sono diverse le fonti che lo citano e, di conseguenza, l’etimologia.
Secondo una delle ipotesi, confermata anche dall’autore latino Aulo Gellio, il termine deriverebbe dall’antica divinità romana “Vaticanus”. “Vaticano” o “Vagitano” era una divinità minore che aveva comunque un ruolo molto importante: assistere i neonati nel loro primo vagito.
Sebbene la forma più conosciuta per la divinità sia “Vaticano”, diversi autori classici, tra i quali anche Agostino d’Ippona, citano “vagitus” come radice etimologica del termine.
Una seconda ipotesi, invece, supportata anche dagli scritti del grammatico romano Sesto Pompeo Festo, sostiene che il termine Vaticano derivi dal latino “vaticinor”, che in italiano significa “predire”.
Ipotizza che nella zona ci fossero diversi oracoli e perfino un albero di leccio con poteri magici creduto il più antico di Roma, come racconta Plinio il Vecchio.
Il colle sulla riva del Tevere, alla destra del Gianicolo e di fronte a Campo Marzio, nell’antichità era principalmente una distesa di campi incolti, dedicati probabilmente al pascolo.
Il primo a creare dei giardini sulle sue pendici fu Agrippina Maggiore e Nerone vi costruì un circo privato.
Tra l’altro, proprio sul colle Vaticano vennero giustiziati i primi martiri cristiani e, come l’apostolo Pietro, vennero seppelliti.
Il colle Vaticano fu anche cimitero pagano e cristiano; Costantino, tra il 326 e il 333, ne livellò la cima per costruire la prima Basilica di San Pietro.
Dopo aver optato nei secoli per diverse residenze, solo nel 1870, con l’acquisizione sabauda di Roma, i Papi si stabilirono nel Palazzo Apostolico Vaticano, un complesso di costruzioni realizzate tra il XII e XIX secolo.