La Street Art a Roma ha ottenuto sempre più successo negli ultimi anni, tanto da esser inserita in una vera e propria mappa, divenendo una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto.
Come visitare la Street Art in modo semplice e veloce non sarà più un problema, grazie alla possibilità di consultare la mappa suddivisa in quartieri in base alle opere presenti.
L’entusiasmo creatosi per la presenza di arte urbana nella Capitale ha fatto sì che oltre la mappa sia nata anche un App grazie alla quale è possibile consultare le opere già presenti e conoscere per tempo quelle nuove.
Che tu venga da fuori o viva già nella Città Eterna, il percorso artistico della Street Art a Roma è d’obbligo!
Cosa vedere a Roma una volta che hai spulciato ogni angolo del centro storico se non le opere street, che non solo caratterizzano la parte centrale della città ma anche le periferie.
I Quartieri di Roma interessati a questa crescente forma d’arte sono ben 30, i municipi coinvolti 13 su 15.
L’evoluzione dell’arte urbana è ormai all’apice, e ciò lo si deve alla riqualificazione che la sua presenza ha portato in molte zone spesso ai margini della città.
Ma vediamo bene in quali quartieri di Roma ha dato un tocco in più e come visitare la Street Art.
Street Art a Roma: i quartieri coinvolti si rifanno con l’arte
Il coinvolgimento con la Street Art non si deve solo alla qualità delle opere, ma anche all’integrazione che questa arte urbana ha creato.
Si tratta di opere incisive e aggreganti nate soprattutto nei quartieri più popolari di Roma.
La città capitolina ha un centro storico unico, ma anche le periferie grazie alla presenza di Street Art romana riescono ad avere la meglio in qualcosa.
Non è un caso che la maggior parte dei murales, graffiti e altre forme d’arte siano maggiormente presenti nei quartieri ai margini della città, tra questi ad esempio:
Serpentara, Tufello e Val Melaina
- Via Conti
- Via delle Vigne Nuove
- Via Martino Gaetano
- Via Russolino
- Via Monte Ruggero
Rebibbia, San Basilio e Pietralata
- Via Maiolati
- Via Osimo
- Via Recanati
- Via Corinaldo
- Via Treia
- Stazione Metro B Rebibbia
- Stazione Metro B Ponte Mammolo
- Stazione Metro B Monte Tiburtini
- Stazione Metro B S.M. del Soccorso
Pigneto, Torpignattara e Tor Sapienza
- Via Prenestina
- Via Fanfulla da Lodi
- Via dell’Acqua Bullicante
- MAAM Museo dell’altro e dell’altrove
- Largo Perestrello
- Via Aquilonia
- Via de Magistris
- Via Luchino del Verme
- Via Pavoni
Tor Bella Monaca, Borghesiana e Tor Vergata
- Via Cambellotti
- Via Tor Bella Monaca
- Viale della Sorbona
- Collina della Pace
- Via Paternò
Quadraro e Tuscolano
- Via dei Lentuli
- Vicolo dell’Acquedotto Felice
- Via del Monte del Grano
- Via Antinori
- Largo Pettazzoni
- Via dei Pisoni
- Via Serbelloni
Ostiense, Garbatella e Tor Marancia
- Via di Libetta
- Via del Commercio
- Via Caffaro
- Piazza del Gazometro
- Via Ostiense
- Via della Conce
- Viale di Tor Marancia
- Stazione Metro B Basilica San Paolo
- Via Efeso
- Via del Porto Fluviale
- Via dei Magazzini Generali
- Palazzo Atac
Laurentino
- Viale Silone
- Via Fenoglio
Ostia, Dragona e Casal Bernocchi
- Via Baffigo
- Viadotto Zelia Nuttal
- Piazza San Pier Damiani
Trullo e Magliana
- Parco Tevere alla Magliana
- Via Massa Marittima
- Via del Trullo
- Via Portuense
- Via Papareschi
- Via Ribotti
- Via Lavezzari
Centro Storico e Testaccio
Una grande Lupa, interamente realizzata in bianco e nero, impera lungo una intera parete di un edificio del noto quartiere di Testaccio.
L’opera è dell’artista belga Roa, di cui non si conosce il vero nome, ma che ha dipinto murales in giro per il mondo, conquistando un posto di rilievo nel campo della Street Art.
La Lupa non richiama aspetti che possano ricondurla a Romolo e Remo, quanto più essa invece è connotata nel suo aspetto selvaggio ed evidentemente desiderosa di conquistare la libertà e andare oltre quelle pareti che sembrano comprimerla in uno spazio limitante.
L’opera è stata realizzata con il patrocinio del Municipio di Testaccio, sulla base della consulenza artistica della galleria 999Contemporary che ha proposto il progetto ed è finanziata da capitali privati, gli stessi che poi hanno anche permesso di ristrutturare il tetto dell’edificio.
Un omaggio alla letteratura e alla storia di Roma, rivisitato in chiave contemporanea, lungo una parete di 30 metri di altezza. L’opera di Roa non è un unicum, già a San Giovanni si può ammirare un murales dedicato a Francesco Totti.
Ecco le zone del Centro Storico:
- Casa dell’Architettura
- Stazione Metro A Spagna
- Via Galvani
- Via Sabotino
- Piazza del Campidoglio
- Via Cavour
- Via Volturno
Ottavia e Balduina
- Stazione Ottavia
- Via Alfredo Durante
Salario e San Lorenzo
- Macro di Via Nizza
- Via dei Volsci
- Via degli Ausoni
- Via dei Sarbelli
- Via dei Sardi
- Via degli Enotri
Foro Italico, Olgiata e Isola Farnese
- Foro Italico
- Via Vejentana
- Via di Grottarossa
- Via Formellese
- Via Cassia
- Vicolo Baronale
Gli artisti della Street Art a Roma
Al pari delle grandi metropoli europee, anche la Capitale finalmente può vantare una Street Art degna di tale nome.
Magari sarà capitato anche a te di trovare in giro per la città alcune opere ma non sapere a chi appartengano.
Non pensare che gli autori siano solo stranieri: oltre la presenza di nomi come MOMO o Clemens Behr, i murales di Roma sono anche opera di grandiosi artisti italiani.
Tra questi:
- Alice Pasquini, che ha realizzato uno dei murales più belli di tutta Roma situato a San Lorenzo;
- Blu, autore del murales in zona Ostiense che ha ridato vita ad un ex magazzino militare;
- David Daivù Vecchiato, creatore di un meraviglioso vero e proprio muro ridisegnato per la zona del Quadraro/Porta Furba;
Street Art a Roma: perché visitarla?
Già il fatto che la Street Art in questione sia ospitata dalla città capitolina, merita ancor più curiosità.
Il contrasto tra la decadenza di alcuni edifici, la storicità del centro con l’arte nuda e cruda come può essere quella street è di per sé già cultura.
Abbiamo la possibilità di visitarla solo facendo una passeggiata per i quartieri di Roma dove magari abita un amico, o un famigliare.
Basta anche solo andare una sera in uno dei locali della movida romana, per trovarsi vicino uno dei murales citati.
In più, con la possibilità di consultare la mappa non c’è nemmeno il rischio di non trovare le vie interessate.
Insomma, una galleria d’arte così, a cielo aperto, merita almeno una visita!