In questa guida ti illustreremo come visitare il Museo Napoleonico e tutte le opere in esso contenute.
La struttura si trova presso Palazzo Primoli a Roma ed è unâarea a cui è possibile accedere, durante gli orari di apertura, ad ingresso gratuito.
La zona è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici da ogni parte della città . Per sapere come arrivare ti basterà seguire le informazioni che ti daremo in questa guida.
Ecco come visitare il museo Napoleonico
Se hai deciso di fare tutto il percorso con il bus, la fermata di riferimento è âZanardelliâ, da qui occorre proseguire a piedi per 50 metri e sarai giunto a destinazione.
Con la metropolitana invece puoi salire sulla linea A e proseguire fino alla stazione di âLepantoâ.
Da qui, una volta uscito dai sotterranei, dovrai prendere lâautobus collegato con la fermata âZanardelliâ.
Il Museo Napoleonico è un particolare esempio di casa-museo in cui è possibile percorrere un periodo storico molto lungo.
Si tratta di opere dâarte che sono state realizzate nellâarco di un secolo.
La visita ti permetterĂ di ammirare sotto forma di mostra le grandi imprese di personaggi ed imperatori, cimeli Napoleonici, memorie private e opere legate alla vita quotidiana.
Unâoccasione unica per ripercorrere le gesta di figure che hanno reso Roma la cittĂ magnifica che è oggi e un museo che ti porterĂ indietro nel tempo ricreando unâatmosfera molto suggestiva.
Biglietti
Ingresso gratuito
Visite guidate
Ă disponibile un servizio di visite guidate, in diverse lingue, a pagamento e su prenotazione, a scelta tra percorso museo e/o percorso mostra.
Orari
(Ultimo aggiornamento: 22 Settembre 2022)
Giorni di apertura:
- Dal martedĂŹ alla domenica ore 10.00 – 18.00
- 24 e 31 dicembre ore 10.00-14.00
Ultimo ingresso ore 17.30
Giorni di chiusura:
- LunedĂŹ, 1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre
Come arrivare al Museo Napoleonico
Indirizzo: Piazza di Ponte Umberto I, 1, 00186 Roma (Rm)
Zona: Centro storico
Metro vicina: Spagna (Linea A)
Bus: 118, 218, 360, 671
Treno: FL1, FL3, R(Verificare sempre le disponibilitĂ dei mezzi pubblici)
Cosa vedere vicino al Museo
- Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps (230 m)
- Piazza Navona (280 m)
- Chiostro del Bramante (400 m)
- Museo dellâAra Pacis (550 m)
- Museo di Roma – Palazzo Braschi (600 m)
- Museo Welcome to Rome (700 m)
- Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco (700 m)
- Pantheon (700 m)
- Castel SantâAngelo (800 m)
- Museo/Mostra Leonardo da Vinci (900 m)
Tour virtuale del Museo
La visita è fruibile su qualsiasi tipo di device, anche da dispositivi mobili come smartphone e tablet, con ulteriori supporti come gli appositi cardboard o visori VR.
Tour del Museo Napoleonico in video
La storia del Museo Napoleonico
La storia del Museo Napoleonico si collega a quella del Conte Giuseppe Primoli, figlio della principessa Carlotta Bonaparte, che nel 1927 regalò la sua ingente collezione di opere dâarte alla cittĂ di Roma.
A seguito della caduta dellâImpero, molti componenti della famiglia Bonaparte chiesero asilo a Papa Pio VII e si stabilirono nella Capitale, tra cui i discendenti di Primoli.
Una collezione davvero variegata che comprendeva quadri, oggetti e memorie della famiglia Bonaparte e che fino ad allora erano stati custoditi nel suo palazzo.
In ogni area del Museo Napoleonico ci sono oggi opere diverse lâuna dallâaltra di cui è piacevole fare scoperta man mano che si procede con la visita.
Oltre alle rappresentazioni-ritratto ufficiali della famiglia di Napoleone, è possibile osservare una magnifica collezione di oggetti decorativi il cui valore è riconosciuto a livello internazionale.
Si tratta di porcellane, bronzi, gioielli, miniature, ritratti su cera tutti visibili da vicino e inseriti in un percorso che vede il Museo suddiviso in tre sezioni.
La prima racchiude il periodo Napoleonico: qui sono conservate grandi tele e busti creati da vari artisti dellâepoca e che raffigurano numerosi componenti della famiglia imperiale.
La raccolta successiva comprende il periodo romano che va dalla morte di Napoleone allâascesa di Napoleone III.
Mentre lâultima sezione riguarda il periodo del secondo impero e contiene oggetti e cimeli che riprendono le gesta di Napoleone III.
La struttura attuale del Museo, nonostante i vari lavori di restauro, conserva le linee progettate da Giuseppe Primoli.
PerchĂŠ visitare il Museo Napoleonico
Il Museo Napoleonico è un piccolo gioiello storico ben organizzato, in mostra i cimeli della famiglia Bonaparte collezionati dagli eredi, i fratelli Primoli e donati, con il palazzo, alla città di Roma.
Un Museo gratuito che vale la pena visitare perchĂŠ:
- Il percorso museale prevede ampi spazi dedicati ad alcuni membri della famiglia Bonaparte.
- Il museo ospita mostre interessanti, conferenze e concerti.
- Il visitatore della casa-museo viene catapultato in una grande pagina di Storia come quella napoleonica.
- Al suo interno sono conservati anche dipinti e statue appartenuti alla famiglia, molto allargata, di Napoleone
- Racconta in maniera molto chiara diversi aspetti della vita famigliare di Napoleone.
Quando visitare il Museo Napoleonico
Il museo Napoleonico può essere visitata in durante tutte le stagioni ed è unâottima meta se si vuole trascorrere del tempo in un luogo molto intimo e silenzioso a stretto contatto con lâarte:
- Estate: Consigliabile la visita nelle ore piuâ calde della giornata.
- Inverno: Portare sempre con se giacca e ombrello in caso di maltempo.
- Autunno: Nelle ore pomeridiane può essere un modo per staccare un po’ dalla routine della cittĂ .
- Primavera: Meta ideale se non sai cosa fare in cittĂ quando piove.
Consigli e CuriositĂ sul Museo Napoleonico
- Il museo è dotato di aria condizionata.
- Se si decide di muoversi in macchina, il nostro consiglio è quello di informarti in
anticipo sui parcheggi limitrofi. - Il Museo contiene piĂš di un secolo di storia.
- La visita al Museo può essere abbastanza lunga date le innumerevoli opere che esso contiene, quindi il nostro consiglio è quello di ritagliarti il tempo necessario per poterlo visitare con calma.
- Lâodierna sistemazione del Museo, rispetta in toto le indicazioni tramandate da Giuseppe Primoli.