Il mercato Esquilino, definito dal New York Times come il “cuore della Roma multietnica“, è sempre stato un luogo di incontro, non solo a livello culturale ma anche commerciale, che incrocia una varietà di etnie e una moltitudine di prodotti.
Partito inizialmente nella sua storica sede di Piazza Vittorio come un mercato in cui si recava per la maggior parte la classe media degli italiani, negli anni ha subito un progressivo processo di cambiamento che ha riguardato anche la sua sede di svolgimento.
Nel 2001, infatti, la gestione è passata ad una cooperativa che raccoglie i rivenditori ed è stato spostato nell’ex caserma Sani a cui si può accedere da quattro ingressi di cui uno, in via Principe Amedeo, coincide proprio con l’ingresso del distaccamento dell’Università “La Sapienza” di Roma che si trova ai piani superiori della stessa struttura.
Il mercato Esquilino propone una varietà in cui si fondono diverse tipologie di banchi e mercanzie che variano a seconda della nazionalità dei titolari.
Una varietà di lingue, di culture e prodotti, anche alimentari, di odori e colori, spezie particolari. Non solo. Capi di abbigliamento o tessuti, borse e scarpe: c’è davvero l’imbarazzo della scelta in questo quartiere multietnico di Roma.
Mercatini a Roma: abbigliamento, antiquariato, gastronomici, pulci e altro