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Cucina Romana: I 10 piatti più buoni

È ormai noto che la storia di una città non la fanno solo gli uomini, i monumenti e le vicissitudini ma anche i piatti quelli delle ricorrenze ma anche quelli che si preparano abitualmente tutti i giorni.

La gastronomia romana è una scoperta, è una tradizione, ha i sapori antichi quelli che derivano dalla tradizione contadina, se ci fate caso i piatti della cucina romana, i più famosi e apprezzati derivano tutti da una tradizione povera.

Sono piatti molto saporiti e ricchi alcuni veloci, altri dalla preparazione più lenta, alcuni ideale per chi ha sempre fretta altri adatti più alla stagione fredda che all’estate, alcuni nati a Roma alcuni derivati da altre ricette.

Prendiamo ad esempio i bucatini all’amatriciana il cui nome deriverebbe da Amatrice, città in provincia di Rieti, da cui i pastori portavano le greggi in transumanza nelle campagne romane. Era loro usanza portarsi dietro prodotti semplici per prepararsi il mangiare come pasta, formaggio ed anche della pancetta o del guanciale da qui nasce la gricia a cui poi verrà aggiunto il pomodoro in un secondo tempo diventando così un piatto romano.

I rigatoni alla carbonara invece hanno due teorie che spiegherebbero la loro origine, secondo alcuni sarebbero l’evoluzione della gricia a cui si aggiunsero le uova durante la seconda guerra mondiale anzi addirittura l’idea sarebbe nata dal fatto che gli americani avessero introdotto il bacon e uova che i romani avrebbero unito poi alla pasta mentre secondo un’altra teoria sarebbe stato il piatto di chi lavorava nelle miniere da cui il termine carbonara (il pepe ricorderebbe fra l’altro il carbone).

La versione più semplice di tutti questi primi, la base diciamo è costituita dai tonnarelli cacio e pepe, semplice pasta condita con del pecorino e del pepe.

Un altro primo che inseriamo nella top ten sono gli spaghetti aglio, olio e peperoncino, sicuramente una delle ricette più semplice della cucina romana ma allo stesso tempo, per risultare davvero buona deve essere preparata per bene.
Le origini dei saltimbocca alla romana ovvero fettine di vitello cotte con prosciutto e salvia sono ignote si vocifera di una vaga provenienza bresciana, si sa però per certo che si tratta di un piatto già conosciuto nell’ottocento poichè citato da Pellegrino Artusi critico, scrittore e gastronomo.
Tuttavia il protagonista indiscusso di molti piatti è il quinto quarto ovvero gli scarti degli animali dati agli scortichini. Così nasce la coda alla vaccinara che si fa a stufato con il sedano, i pinoli, il cacao e l’uvetta (oppure con del semplice pomodoro) con cui fra l’altro si può condire la pasta, la cotica con i fagioli un piatto ricco di lenta preparazione ideale nei primi freddi e la trippa alla romana.
Particolari sono i carciofi alla romana una ricetta nata nel ghetto ebraico di Roma molto semplice ma molto gustosa. Ricetta ideale per i giorni di magro e per le vigilie delle feste come la classica ricetta della vigilia di Natale i filetti di baccalà fritti sapori e sfiziosi tipicamente romani.

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3 commenti

  1. È vero vi siete dimenticati ” La Pajata “, la mozzarella in carrozza, io comunque sto montando un blog qui a Rio di piatti romani e italiani.

  1. Pingback: I 10 piatti più buoni della cucina romana | DomusCamelia

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